martedì 18 novembre 2025

PONYO SULLA SCOGLIERA

 (23.03.2009) Finalmente son riuscito ad andare con mio figlio  a vedere Ponyo e, come c'era da aspettarsi, nel multisala era l'unico ad essere totalmente esaurito già dalle 14.30; abbiamo trovato posto in prima fila arrovellandoci le pupille ma siamo infine riusciti ad assistere al nuovo film del maestro Miyazaki. Siamo lontani anni luce dai favolosi barocchismi di LA CITTA' INCANTATA, così come dalle atmosfere drammatiche di IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL, e anche i monumentali panorami di LAPUTA e di LA PRINCIPESSA MONONOKE qui non trovano spazio. Il film è deliberatamente rivolto ad un pubblico di piccoli spettatori e trasmette una gioia, una tenerezza ineffabili; i disegni sono volutamente semplificati, anche se il suo staff alla Ghibli studios ha prodotto manualmente centosessantamila disegni su lucidi, e lo rendono comprensibile e amabile dal pubblico scelto. Se vogliamo dirla tutta, ricorda nello stile I RACCONTI DI TERRAMARE, il primo film creato da suo figlio Goro, al quale è ispirato il personaggio di Sosuke, il bambino protagonista. In quel film infatti, benchè derivato dalla saga fantasy di Earthsea della U.K.LeGuin i disegni non raggiungevano gli apici a cui ci ha abituato il Maestro e forse anche per questo i suoi fans lo hanno mal digerito. E' pur vero che Miyazaki se la prese a morte col figlio perchè aveva fatto un film per conto suo e non con lui e con lo studio Ghibli, ma forse con questo suo nuovo il Maestro ci manda a dire di una sua riappacificazione con Goro. Ce lo auguriamo. La storia della pesciolina Brunilde, a cui Sosuke da il nome di Ponyo, figlia dello stregone Fujimoto e della Madre del Mare, si svolge con scene bellissime, fino al delirante, onirico innalzarsi del mare fino alle punte delle montagne. Le trasparenze dei fondali richiamano sia la ferrovia immersa di LA CITTA' INCANTATA che la palude in MONONOKE, il personaggio di Fujimoto ha i tratti che ricordano la strega Yubaba, e tra le vecchiette dell'ospizio possiamo ritrovare persino i tratti della Strega dell'Ovest quando diventa vecchia in HOWL. Bellissima la colonna sonora, divertente l'uso modificato della Cavalcata delle Valchirie di Wagner quando Ponyo corre sulle onde per inseguire l'automobilina del suo amato Sosuke. Nel complesso un film davvero bello che, se visto col cuore e non con gli occhi, non fa rimpiangere gli splendori artistici ai quali il Maestro ci ha abituato da tempo. Prenotate il biglietto per tempo, e tenete a mente che in Giappone ha battuto ogni record di incasso con cento milioni di dollari in una settimana.




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