martedì 18 novembre 2025

RITI DIMENTICATI: le indulgenze

 (13.03.2009)  Tra le tante pratiche religiose prettamente cattoliche e le normative emesse dalla Chiesa e ad esse direttamente correlate, ve n'era una molto seguita, quella delle Indulgenze. Quasi tutti conoscete la cosiddetta Indulgenza plenaria che si ottiene ( o "lucra", secondo il lessico antico) attraversando il portone della basilica di San Pietro durante i Giubilei ordinari o straordinari, ovvero la remissione piena e definitiva di tutti i peccati commessi sino a quel momento, purché ci si confessi e ci si comunichi. Ma la maggior parte delle persone non ricorda più la quasi infinita galassia di piccole e grandi Indulgenze che si ottenevano sino a prima del Concilio Vaticano II, che le pose in un dimenticatoio ritenendole obsolete ad una società in continuo mutamento. Voglio approfittare del mio spazio per darvene una panoramica, forzatamente ridotta, indicandovi a quale pratica o preghiera fossero legate, in cosa consistessero e il periodo in cui vennero promulgate, sperando possa interessare, fosse anche a puro titolo di curiosità. Se poi vorrete seguirle, sappiate comunque che non sono state cancellate, dunque hanno tuttora valenza, solo non vengono più insegnate come una volta.

- Facendosi il segno della Croce e recitando: In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.: 50 giorni, e 100 giorni se fatto bagnandosi con l'acqua santa. (San Pio X)

- Recitando il Requiem aeternam, 300 giorni di indulgenza. (Febbraio 1908)

- Durante l'elevazione dell'Ostia, se la si guarda e si recita "Mio Signore e Mio Dio", indulgenza per sette anni e sette quarantene (280 gg.), concessa da San Pio X

- Atto di accettazione devota della morte, se recitato dopo la confessione e la comunione, dona l'indulgenza plenaria all'atto della morte senza altre condizioni (Papa Pio IX e San Pio X, 1904), se poi la si rinnova una volta al mese, sempre dopo la confessione e comunione, indulgenza di sette anni e sette quarantene applicabile devotamente ai propri defunti in remissione dei loro peccati.

- Preghiera quotidiana al Sacro Cuore di Gesù, se si recita ogni giorno per un mese, dopo la confessione e comunione, lucra indulgenza di 300 giorni o Plenaria (San Pio X)

- Santo Rosario, recitandolo ogni giorno, reca l'indulgenza Plenaria una volta al mese, o di 300 giorni se recitato una volta (San Pio X)

- Atto di adorazione al Santissimo Sacramento, recitato in Chiesa acquista Indulgenza di sette anni e sette quarantene, Plenaria una volta al mese, dopo confessione e comunione (Benedetto XV, 1917)

La maggior parte delle informazioni sono state tratte da "Oremus", libro di preghiere di F.J.Vallensis del 1945.



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