(27.02.2009) Non mi si venga a parlare delle necessità di Roma, non mi si venga a piangere con manifesti appesi ovunque su quanto il Governo deve dare a Roma o al Comune. Non mi si venga a berciare di associazioni sempre pronte ad occupare appartamenti o sulla dismissione delle caserme per farne case. O a criticare quel che dà o non dà chi sta al Governo adesso, o chi ci stava prima. Guardiamoci in faccia e ammettiamolo: questo è il paese di Bengodi, quello famoso col monte di parmigiano grattato dove tutti andavano con le ceste a fare baldoria e a riempirsele. Stiamo in crisi. Sì. Ma di che? Io giro dappertutto, giorno e notte e cosa vedo? File. File di gente fuori dal Sistina a cento euro a biglietto tutte le sere esaurito, file di gente che va alla partita dove i biglietti non te li regalano, file di gente con carrelli pieni nei centri commerciali, file di gente al cinema a 7 euro al posto. File nei bar a tutte le ore dove un caffè e un cornetto li paghi 4000 lire di una volta. E tutti a piangere, non ho soldi, vogliamo gli aiuti, eccetera eccetera. E cosa fanno? Sul lungotevere tra ponte Duca d'Aosta e l'altro della Marina.. costruiscono un altro ponte. Per smaltire il traffico? Nooo, pedonale. Eh già. Le tesi di laurea per concorrere al progetto risalgono già al 1999, progetto definito nodale, importantissimo per unire due grandi zone in via di sviluppo. Sviluppo? Di qua c'è piazza Gentile da Fabriano con il teatro Olimpico e case primi novecento, dall'altra parte c'è l'ostello della gioventù, alcune case e lo svincolo che porta al parcheggio dietro lo stadio Olimpico. Questo novello Ponte della Musica, oltre ad una plateale dimostrazione della forza decisionale di chi sta sulle poltrone, a che diavolo deve servire? Pedonale poi, mica smaltirà le congestioni del traffico tra i due lungotevere. E il costo, quisquilie, al momento sui cartelli riporta un totale di quasi otto milioni di euro, salvo vedere quanto lieviterà durante la realizzazione. Sedici miliardi di lire. Quanti aiuti alle famiglie avrebbero potuto dare? Quante asl rimettere a posto? Quanta ridistribuzione, in termini di abbassamento dei costi di altri servizi sociali, avrebbero potuto fare? Le amministrazioni si susseguono ma le pance son sempre vuote , le nostre, e piene, le loro. Di chiunque di loro. E tutta la massa a dire che non ha un soldo, e magari te lo scrive sulla cartolina che ti manda dalle vacanze a Puket.. In fondo, ciliegina sulla torta, a qualcuno fregherà qualcosa che stiano devastando il Parco Capoprati, con l'avifauna protetta dal Wwf e la pista ciclabile (altri soldi, tanti bei soldi) realizzata là sotto, dove stanno sfondando tutto per fare il Ponte? E la massa di rifiuti che si sta accumulando perché l'Ama non può passare a causa dei lavori? Che bella crisi. Chi sa come mai ogni volta che stiamo in crisi spuntano lavori demenziali e faraonici..

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