(23,02.2009) Barnaba Chiaramonti è un nome che a quasi tutti voi non verrebbe mai in mente. Nacque a Cesena il 14.08.1740 e morì a Roma il 20.08.1823. Quelli di voi che si intendono di storia forse lo ricordano come Papa Pio VII, che tenne il soglio dal 1800 al 1823, venendo implicato drammaticamente nelle vicende dell'ascesa e caduta di Napoleone Bonaparte. Nell'ultimo anno della sua vita operò cambiamenti e migliorie a Roma e a piazza della Rotonda, davanti al Pantheon, fece rifare la pavimentazione, sistemare la fontana e togliere le botteghe e i banchi che occupavano gli spazi impedendo il decoroso ingresso alla basilica. Durante i lavori accadde che i gendarmi riuscirono a risolvere un caso che da tempo preoccupava la popolazione: le molte sparizioni di pellegrini in visita, con le loro famiglie. Superati i muri dell'omertà e delle reticenze, i gendarmi arrivarono ad una locanda posta proprio di fronte al Pantheon, scoprendo sbigottiti gli averi dei pellegrini e i loro resti macellati occultati nella cucina: il locandiere aveva trovato il modo di aumentare i guadagni e risparmiare sul costo della carne che serviva ai tavoli. La popolazione insorse e Pio VII, dopo l'esecuzione del criminale, fece distruggere la locanda ed affiggere sul muro del palazzo la lapide che ricorda l'evento e che vedete in foto. La storia è stata quasi del tutto rimossa dalla memoria popolare ed è molto difficile trovarne traccia ma il Destino ha continuato, in questi centocinquant'anni, a tenere segnato il territorio di quel lontano orrore in un modo bizzarro. Al posto della locanda si alternarono macellerie e ristoranti e oggi c'è un piccolo ma moderno Mac Donald's, probabilmente del tutto ignaro di che fantasmi girino la notte nelle sue celle frigorifere...e per chi non riesce a leggere, sulla lapide c'è scritto: PIVS VII P.M.AN.PONTIFICATUS SUI XXIII aream ante pantheon m agrippae ignobilibus tabernis occupatam demolitione provvidentissima ab invisa deformitate vindicavit et in liberum loci prospectum patere iussit.

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