mercoledì 12 novembre 2025

SONNO

 (02.12.2008) Vorrei dormire. Vorrei tanto poter dormire. Molto più di quanto sto facendo - di continuo - in questi giorni di ferie...Vorrei uno di quei riposi totali, tombali, quelli che quando ti svegli credi di essere nato. Da così tanto tempo, da anni, trascino una stanchezza  monumentale, la sento nei muscoli, la sento nelle ossa, quella stanchezza che ti accompagna per giorni, mesi, fedele più di un cane maltrattato, vigile come un avvoltoio in attesa di uno sbaglio, quella macerazione che ti fa chiudere gli occhi ogni volta che ti appoggi da qualche parte, fosse anche un muro sbreccato. Quella consunzione che ti fa andare in giro con la testa svuotata, con gli occhi che bruciano,  che ti fa stare teso come una corda di violino, pronto ad ammazzare chiunque faccia un rumore proprio nel momento in cui ti butti sul letto. E mi ritrovo a stendermi in terra, sul tappeto, mentre il pupo gioca, ad occhi chiusi, illudendomi di recuperare, di riprendermi un attimo di ristoro, e intanto il cervello lavora a mille all'ora, e mai si quieta, e ogni sospiro è motivo di allarme, e vago, facendo la ronda, mentre ai bordi estremi del campo visivo si muovono cose che non dovrebbero esserci, ombre che non dovrebbero esistere. Dormire, morire, sognare, chissà...sognare qualcosa che abbia il colore vellutato della calma. Non dover più tirare in piedi per due, tre giorni di seguito per poi infilarsi vestito sotto un plaid per due ore, tre ore e poi dover sentire chi si lamenta di essere esaurita dopo che ha dormito dieci ore per notte. La notte. Con i suoi silenzi, con il suo manto che avvolge i giusti nel loro riposo e che invece mi vede vagare, sempre, come l'antico marinaio, come l'olandese volante, come l'ebreo errante delle leggende, sempre. Sempre sveglio. Stanco. Così stanco. Alla ricerca del sonno, quel vecchio amico che non incontro da così tanto tempo..



Nessun commento:

Posta un commento