(27.03.2009) ispirato da, e dedicato a, Paolo Poli
Madama Giunchiglia
aveva una figlia,
dal collo a bottiglia
ed il naso a coppiglia,
ognor profumata
d'odor di vaniglia.
Lanciava lamenti
la pallida figlia,
causando tormenti
a madama Giunchiglia:-
in era passata,
in questa conchiglia,
mi ci era passata
un intera flottiglia!
ed ora che vago
cercando un marito
nemmeno se pago
ci infilano un dito..
Così disperava
la timida figlia
di quella pur brava
madama Giunchiglia
e lei amareggiata
un po' ci pensò
poi la sposa mancata
in convento portò.
Divenne badessa,
vestita di nero
e dopo ogni messa
curava il suo cero..

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