mercoledì 22 ottobre 2025

ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO : 25

(26.01.2009)

 Gli anni Ottanta videro Roma protagonista di una formidabile kermesse, il Fantafestival, che tuttora prosegue annualmente in sale diverse, ma il gusto pionieristico dei primi anni si è definitivamente perduto. Ricordo le file incredibili per accaparrarsi un biglietto per le proiezioni che iniziavano dal primo pomeriggio sino a notte inoltrata in sale oramai scomparse, il cineclub Tevere di via degli Scipioni, una sorta di cripta per trecentocinquanta persone con le seggiole di legno, ex sala parrocchiale...il Planetario, che cambiava destinazione d'uso per la rassegna e ci vedeva stipati nella sala circolare armati di sedie d'ogni tipo...fino ai fasti del Capranichetta, con le sue colonne marmoree, gli stucchi e gli specchi d'epoca, due piani dove la gente si accalcava a fumare tra un tempo e l'altro sulle grandi scalinate - ora diventato una specie di resort per i politici dell'attiguo Quirinale e i loro convegni. Tra gli organizzatori spiccavano sempre Ravaglioli e Cozzi, che ci davano la possibilità di assistere a primizie internazionali, ma il vero divertimento per gli appassionati era la riscoperta dei film in bianco e nero degli anni cinquanta, quei deliziosi piccoli classici immortali come La Meteora Infernale, La Mantide Omicida, la serie di Quatermass, Radiazioni BX e cento altri. Ci si sbragava sulle poltroncine armati di ogni genere di conforto, dalle sigarette alle lattine, chi portava i panini, chi le macchine fotografiche, in un bailamme indecoroso e ridanciano e aspettavamo che partisse la consueta sigla registrata da Luigi Cozzi col suo vocione che annunciava "i marziani più verdi, i mostri più mostri.." e via così.  Una comunità di fans che rasentava la bolgia, quando secchiate di sangue solcavano gli schermi le urla e le risate  arrivavano al soffitto...Conservo ancora, con sottile piacere, i booklet e i programmi delle rassegne dell'epoca, chicche per cinefili con quotazioni da brivido e a volte riguardandoli torno a quegli spettacoli favolosi. Ricordo quando venne annunciata l'ultima proiezione mondiale di Tarantula, prima che la pellicola andasse al macero.. la fila fuori dal Planetario iniziò al mattino e al pomeriggio non c'era un biglietto neanche a pagarlo oro. Riuscii Dio sa come a sgattaiolare nella ressa e me lo vidi letteralmente steso in terra con la testa tra le scarpe dei primi spettatori, sotto lo schermo, pur di non perderlo. Che poi adesso , di notte, Tarantula ancora lo diano nei canali di Sky, bene, non vuol dire, volete mettere? Non c'è paragone! E quanti altri film che poi veramente andarono perduti, dei quali pochissimi conservano la memoria, come The Spawn From The Slythis col mostro uguale ad Alien, proiettato una sola volta durante una rassegna al cinema Clodio prima che lo stesso divenisse una sala di registrazione della Rai e poi alla fine una specie di supermercato cooperativo...O i meravigliosi "corti" di Saul Bass, il regista che ha realizzato moltissime sigle di testa per film come gli 007 e tanti altri. La rassegna continua ancora, anno dopo anno, credo sia arrivata alla 28° edizione, ma il mordente pionieristico e un po' cialtrone dei primi anni no, quello è fuori moda, ora è tutto laccato, preciso, algido. Ma le atmosfere ubriache e fumose dei cinema-bettoline , dei cine club, le cicche in terra, i bruscolini, e le apparizioni salutate dalle ovazioni dei fans in delirio di Cristopher Lee o di Vincent Price, quelle restano solitarie nel cuore di chi c'era. Fortunati noi..





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