(13.10.2008)
Nella nostra casa a Bari, di giocattoli ce n'erano pochi, non avevamo grandi cose. C'era l'orsetto di pezza marrone e il topolino giallo di gomma con il quale facevo il bagno e che gettavo sempre dalla finestra, costringendo mio padre a scendere dal meccanico sottostante a riprenderlo. Fu quindi una grande gioia quando un giorno papà si presentò con una pecorella a dondolo che scatenò le mie fantasie minuscole; avevamo l'abitudine di starcene tutti seduti davanti alla televisione, la sera, un vecchio cassettone in bianco e nero, dove guardavamo gli unici due canali a disposizione della Rai, che invariabilmente trasmettevano un western al lunedì, un giallo al martedì e lo sport il mercoledì. Quando ce ne stavamo lì tranquilli sul divano con le zampette in ottone in puro stile anni 60, papà disegnava e ritagliava, per poi distribuirceli, dei biglietti di cinema e noi ci illudevamo di esserci, visto che al cinema - i soldi non bastavano mai - non ci si andava che una o due volte all'anno. Il western con John Wayne era più che un abitudine, era quasi un rito perciò quando potevo mettermi il costume da cow boy che mi avevano regalato i nonni a carnevale e salire sulla pecorella a dondolo impersonavo gli eroi del momento e la camera diventava una prateria. Mio fratello, da dentro il box, piccolissimo, con delle penne in testa tenute con l'elastico fingeva di essere Toro Seduto. Così, conservando nel cuore quelle antiche meraviglie, moltissimi anni dopo mi misi anche io a cercare un dondolo per mio figlio, ma ci credereste? A Roma sembravano estinti...dopo una lunga ricerca ne trovai uno sugli annunci di un giornale, attraversai la città e finalmente trovai il cavallino che cercavo, me lo nascosi in macchina e quando il piccolo dormiva la notte, passavo le ore a pulirlo, smacchiarlo, spazzolarlo e a sistemare le viti rugginose del dondolo. Quando lo misi davanti al pacco, enorme per lui, era spaventato ma una volta aperto, aveste visto la sua faccia...valse tutto il tempo perduto. Ci gioca ancora di tanto in tanto, quando non fa il bagno col mio topo giallo o non dorme col mio orsetto di pezza. Certo, li avevo conservati per lui, era ovvio..

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