lunedì 20 ottobre 2025

ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO : 4

 (27.09.2008)

E una notte partimmo, stipati sui camion, senza aver avuto il tempo di avvertire le famiglie chè l'unica cabina della caserma non funzionava, col nostro carico di angoscia, freddo e materiale d'emergenza. Arrivammo a Salerno a notte fonda e l'unica cosa crollata era la facciata della caserma antisismica dei Vigili del Fuoco, posata delicatamente a terra come in un giocattolo della Lego, il corpo del palazzo messo a nudo. Iniziammo a montare i tendoni sotto il diluvio, nel fango fino ai polpacci, poi crollammo sulle brandine pieghevoli scoprendo al mattino che qualcuno si era introdotto rubando soldi e vestiario. Da allora dormimmo a turno, con le accette piantate in terra vicino alla testa. La notte partivo con la jeep portando pentoloni di pasta e patate, pane, damigiane di vino fino a Sant'Angelo dei Lombardi, una distesa di macerie spalmata sul fianco della montagna, accompagnato da un gelo carogna. C'era sangue, strazio e rovine. E nient'altro. Tenni le comunicazioni interforze da un baracchino-radio e si scordarono di darmi il cambio per quattro giorni, durante i quali mi nutrii con una scatola di Mars (da allora li ho sempre odiati) e di bustine di cordiale, alcolico all'80° , al posto dell'acqua: quando arrivarono ero uno zombie.. Intanto a Salerno dove non era crollato quasi niente, la gente occupava il municipio per farsi dare case nuove e il tenente usciva in jeep dalla caserma carico di viveri che imboscava a casa sua. Andammo a salvare della gente e ci crollò un muro addosso, dovettero estrarmi a forza, come ti muovevi, lì, ti muovevi male.. Quando Zamberletti, il commissario , venne in elicottero e cappotto di shearling, a visionarci lo aspettammo ingolfati fino agli occhi, la barba lunga, le cicche piegate all'angolo della bocca, incazzati come belve. Venne, vide e ripartì al volo. Buon per lui...Quando alla fine di quel girone dantesco ripartimmo facemmo il viaggio ubriachi e distrutti, cantando Selling England by the Pound, dei Genesis, a memoria: Roma ci apparve all'alba e sembrava il limite del mondo. Mi è rimasta una medaglia e i segni sull'anima...e i ricordi da tramandare.




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