Hai ragione.
Non conta ciò che eri o ciò che sarai.
Ti accetto per quel che sei, ora.
Per quel che sei dentro di me.
Sempre nuova,
appena nata,
appena dipinta,
appena immaginata.
Eternamente vergine ai miei occhi.
(e nel piccolo palazzo di cristallo, la Musa passeggia silenziosa,
a tratti magnanimamente degnandosi di lasciare tracce del suo incedere...)
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