lunedì 8 dicembre 2025

NON E' FACILE

 (Prima pubblicazione 30.10.2009)


In realtà non è mai stato facile vivere. Ci sono stati, e chi lo nega, momenti belli, momenti in cui ci si è ammantati di quella parvenza di eternità, capace di far credere che tutto sarebbe sempre stato uguale. Attimi, se calcolati con il metro di misura del Tempo. Anni attimi. Riesco a malapena ad articolare le dita, a dirla tutta sto semplicemente battendo estremità irrigidite su tasti scaldati dal motore del pc ma ogni tanto l'alito si condensa sullo schermo. Riesco a capire Leonardo Di Caprio sulla zattera. Ogni tanto, ai bordi visivi degli occhi, si spengono luci dalle case o sono solo lampioni che vanno a risparmio. Qualcuno sta frugando nei secchioni qua davanti. Mangio un wafer, le briciole sottili cadono sulla incerata antipioggia che ho messo sulla divisa per conservare un poco del calore umano che ancora riesco a produrre. Un altro pezzetto. Le razioni Kappa. Manca il cordiale, quella broda infernale ad altissima gradazione con la quale siamo sopravvissuti al terremoto dell'80.  Strano. Sputo del catarro e invece è sangue. Guardo in terra alla luce della torcia e sì, è sangue. Dovrei cominciare a preoccuparmi. Me ne frego, accendo un altra sigaretta.  Non riesco a muovere le dita dei piedi. Il gelo parte dalla punta del naso e vaga libero verso il cervello. Per ringraziarmi di sei anni passati a dieci, dodici ore tutte le porche notti senza una malattia, mi stanno facendo fare sette ore e zitto. Non credo che arriverò a 1200 euro questo mese. Praticamente la rata del mutuo. Con i soldi della moglie dovremmo pagare rate, spesa, bolletta, sigarette e quanto altro. Vorrei riuscire a ridere ma anche sorridere mi fa male alla faccia, tanto per citare Rocky Horror... ancora trenta minuti di connessione poi domani dovrò rinnovarla. Se trovo i soldi. Un altra sigaretta. Ci sono solo quattro wafer, fino alle sette sarà dura. Anche il secondo giubbotto, sotto la divisa, non riesce più a fermare il freddo in questo porco cantiere. Esala dal pavimento in cemento battuto come l'alito stesso della morte in un cimitero. Ragiono a fatica. Vorrei postare una canzone, ma non me ne viene in mente nessuna. Tato sta male, ha la febbre e la tosse da giorni oramai, non mangia, ogni volta che quella gli urla contro vomita. Io sono arrivato al limite. Su un pilastro l'ombra della mia gamba si muove piano, cerco di non toccare terra ma è vano. Passa un autobus. La truppa dei disperati non ha fine né inizio. Vaghiamo.  Vorrei dormire nel mio letto, sul meraviglioso materasso che ho comprato ma non ho tempo. Andrò da mia madre che guarderà Tato mentre cerco di dormire sul suo, rigido come sempre. Gelido pure quello. Oramai dormo vestito. Sto in divisa 24 ore su 24. A malapena mi faccio la barba. A che serve? Vivo. Sopravvivo. Almeno ci provo. Ancora un po'. Tra tre ore dovrebbe sorgere il sole.

Commenti dei lettori dell'epoca : 

p0ladani : non si "vive" non piu' si SOPRAVVIVE ormai tutti siamo "zombi" spesso anzi tolgo spesso...la societa' con imposizioni...tasse su tasse ci toglie pezzi di vita di gioia di emozioni ma si tira avanti per le bollette...per il mutuo..per la spesa per i figli che quando si ammalano è anche un pezzo del nostro cuore che si ammala...ma poi basta un sorriso di chi amiamo...un saluto cortese per farci tirare su per farci trovare la forza di andare avanti...per noi ma per chi CREDE in noi e ci ama...io "guadagno" 250 euro al mese per un lavoro in nero...prendo il pacco-alimenti dal prete...sopravvivo...ma ogni giorno anche quando faccio fatica sorrido...ed il mio sorriso va alle mie figlie vederle serene mi restituisce quel pezzo di vita che ogni giorno le imposizioni mi tolgono Un abbraccio Paola

Antelao : Qui hai rubato il mestiere a Mario Rigoni Stern! Ti vedo come un alpino della Julia in ritirata, in Russia. Ti manca soltanto il cappello con la penna. Io ti capisco. Ho provato. So cosa significa fare la guardia in un sito inutile e squallido. Al freddo. Trovo che non sia giusto che lo faccia tu: dovrebbero mandare i piu' giovani, le reclute, quelli che non hanno figli....I tuoi capi sono dei bastardi, come lo erano il mio capitano, il mio tenente colonnello ed il mio generale. Grassi, boriosi, ignoranti, luridi pezzi di merda.

Ma tu non gli darai soddisfazione. Tu sei meglio di loro. Tu sei di altra pasta e qualita' e non sara' il freddo a stroncarti.

Con affetto.

spazio.1969 : io a 1200 € al mese non ci sono mai arrivata, e non ho un marito che mi paghi bollette e quant'altro...e nemmeno a 1100 a 1000 a 900 a 800....non esagero ma potrei continuare al ribasso, sto perdendo anche quel poco che avevo da parte , il mio porco negozio si sta mangiando tutto.....ma non saprei cos'altro fare, resto imprigionata in questo posto dove per ridipingermi il soffitto e parte dei muri, non tutti perchè ci sono i mobili fissi a parete, mi hanno chiesto 800 €..... e chi li ha visti 800 € schifosi euro? neanche dovessero dipingere la cappella sistina....e mi fa tutto schifo...la gente per bene, quella che entrs e si lamenta che costa tutto caro e non si può comprare che lo stretto necessario, ma ci ha il suv e le Hoogan e il palmare e l'i-pod, e a me viene a rompere le balle per avere 3 € di sconto....Allora sai cosa? meglio quelli che rovistano nell'immondizia! Ciao mio caro!

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