(Prima pubblicazione 29.11.2009)
Quando ero piccolo, passavo le giornate a giocare in casa. Ero felice. Vedevo il sole alzarsi e poi la luna e le mie giornate erano fatte di giochi, carezze e cose buone da mangiare. Un giorno partimmo in auto per un viaggio ma non stavamo andando ad un negozio come sempre, andammo in un posto in campagna. Giocammo tanto poi, mentre tornavo con la palla, li vidi andare via. Non sapevo cosa fare. Io non so le cose. Sono sempre stato con loro in casa. Quando venne la notte piansi a lungo. Avevo fame. E freddo. I giorni dopo camminai tanto, mangiando frutta caduta dagli alberi che mi fece stare male. E poi vidi delle case. Ma nessuno giocava con me. Mangiai dei rifiuti ma avevano un sapore cattivo. Vomitavo. Ero stanco, e avevo fame, e freddo. A volte incontravo altri come me, più grandi, ma non erano buoni, mi facevano male, mi correvano dietro. Perché? Io sono sempre stato buono. Volevo solo giocare e dormire al caldo. Scappai di nuovo nella campagna. I giorni passavano. Fa sempre più freddo e a volte piove. Non ho più trovato da mangiare. Nessuno è più venuto a cercarmi. Non riesco più a piangere. Ho fame. Che cosa faccio? Non so pensare le cose. E' tutto buio, di nuovo, ma li sento. Quelli cattivi stanno venendo di nuovo. Forse vogliono mangiare me. Vedo una luce che arriva laggiù. Va veloce. Sono stanco e ho paura. Non voglio essere mangiato. Posso fare solo una cosa. Attraversare la strada. Ciao. Mi dispiace tanto. Volevo solo giocare ancora un poco e mangiare cose buone.

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