(Prima pubblicazione 14.06.2011)
Nella metà del Cinquecento, un oscuro siciliano, tal Giovanni Bogoli detto il Risparmiatore Tremolante, a causa della sua tendenza a tremare tutto ogni volta che qualcuno gli chiedeva di pagare qualcosa, decide di tentare fortuna nel continente, forse anche per sfuggire ai numerosi creditori. All'unico scopo di risparmiare si lega sotto il fondo di una carrozza con le poche masserizie in suo possesso e si lascia trasportare dal destino convinto di poter scendere in Calabria. Purtroppo per lui la carrozza prende posto su una nave, stipata assieme ad altre, rendendogli impossibile lo slegarsi e obbligatorio il rimanere occultato, cosa che gli provoca stipsi terrificanti per tutta la durata del viaggio. Dopo una traversata interminabile la nave approda nel porto di Londra e la carrozza, finalmente, riprende il suo viaggio fino ad una locanda di Stratford-upon-Avon. Giovanni Bogoli viene scoperto dallo stalliere, completamente rattrappito e privo di sensi: indecisi se carcerarlo o accudirlo, grazie all'intervento di un chierico locale lo riportano alla normalità. Giovanni, comprendendo di trovarsi non in Calabria ma nientemeno che in Inghilterra, decide di far finta di aver perso la memoria e la favella lasciando decidere al Caso della sua sorte. Essendo molto intelligente riesce ben presto a padroneggiare la lingua e gli usi locali ma continua a fingersi muto: il chierico, notando la sua predisposizione all'economia, decide di ribattezzarlo Shake-Sparer e lui lascia fare. Finalmente un giorno mima la caduta in un fosso e si rialza mostrando a tutti di aver riacquistato la parola, iniziando a declamare versetti in perfetta lingua locale. Il chierico, felicissimo, gli trova un lavoro come guantaio e conciatore e da lì inizia la sua scalata sociale aiutato anche da un matrimonio oculato con una donna riccamente dotata in terre e quattrini. Passa dal grado di conestabile a quello di aldermanno e poi di balìvo: a quel punto inizia una lunga lotta con la Società Araldica dalla quale pretende uno stemma da apporre alla sua locanda ma gli viene negato. Con un colpo di mano se ne fa dipingere uno scabroso e sanguinolento col motto - tipico per un conciatore - di "The Slaughtered Lamb" (che secoli dopo venne celebrato nel film AN AMERICAN WEREWOLF IN LONDON) ma la cosa risulta sgradita agli abitanti di Stratford che decidono di non invitarlo più alle riunioni del Consiglio, spargendo la voce che fosse lui a non volerci andare per non farsi beccare dai nuovi creditori locali. Geneticamente predisposto, come tutta la stirpe dei Boghi, a riprodursi eccessivamente, regala alla Pallida Albione otto figli e quando la Peste Nera, nel 1564, arriva anche lì i ratti - e le pulci a cavallo dei ratti - riconoscendo la famiglia dei Boghi dall'odore, molto gentilmente evitano di contagiarli per ringraziamento, cosa che stupisce sfavorevolmente gli altri abitanti che muoiono a centinaia maledicendo il nome degli Shake-Sparer come degli untori. Ad aprile dello stesso anno nasce Willie, il terzo figlio, che con il crescere si rivelerà uno sfaccendato di prima categoria dedito alle gozzoviglie e al calcare le scene di teatrini itineranti nella parte del Bell'Uomo. In effetti aveva preso tutto dal padre che, come si vede dall'unico ritratto giuntoci, era davvero un Bell'Uomo... A scapito di quanto credano gli storici, il padre John (Giovanni) non si presentò alle riunioni perchè coperto di debiti o oppresso dal lavoro. In realtà, essendo uno scrittore prolificissimo, mise su carta un numero impressionante di sonetti, opere, commedie, tragedie, listini della spesa, locandine pubblicitarie e versetti per i cartigli di certi cioccolatini molto in voga all'epoca. Aveva paura che il suo inetto figlio non durasse molto nella vita e desiderava lasciargli di che vivere. Willie, nel 1593, durante la Seconda Ondata della Peste, accortosi che i nuovi ratti invasori non erano stati informati dai loro nonni dell'accordo stipulato tra la Stirpe dei Ratti e quella dei Boghi, e temendo per la propria incolumità, fugge in Italia dove pare venga a contatto con un certo Michelangelo Crollalanza, siciliano anch'egli, che si offre di fargli da cicerone e in seguito da traduttore delle sue opere. Opere del padre John, che Willie custodiva in un borsone in cuoio di agnello macellato, ovviamente, e che stava allegramente da anni spacciando per sue, godendosi gli onori delle cronache. Michelangelo attua una revisione drastica e completa di tutto quel che riesce a leggere, ne fa copia e inizia a farselo stampare da un editore siciliano anche lui, detto amichevolmente il Padrino. Quando Willie se ne accorge tenta di protestare ma l'editore gli fa una proposta che non poteva rifiutare e Willie trova rapido riparo a Londra con due valigie: una con le sue opere originali e una con una testa di agnello mozzata a mo' di souvenir. Negli anni a seguire diventa celeberrimo dando nuovo lustro alla Stirpe dei Boghi mentre John si spegne nel 1601, notevolmente innervosito dal fatto che Christopher Marlowe e Francis Bacon continuassero a raccontare, nei pub e ad ogni fermata dell'Omnibus a cavallo, di aver scritto loro i suoi testi. Lui, unico a conoscere la verità, non poté mai rivelarla.
*continua*

Nessun commento:
Posta un commento