(Prima pubblicazione 10.08.2011)
L'inizio del Novecento, almeno dal punto di vista della stirpe dei Boghi, non poté essere più prodigo di cattivi auspici. Crenaldo Bogoli, discendente in linea direttissima di San Boga dal Piè detto l'Inascoltante, santo unico nel martirologio cattolico in quanto celebre per non rispondere mai alle richieste di soccorso dei suoi fedeli (molto pochi, in verità), si trovava a Cherbourg , in Francia, per ovvii motivi di lavoro - quale che fosse purché remunerante - quando ebbe la malaugurata idea di cambiare drasticamente vita. E si imbarcò su un famosissimo transatlantico che di là faceva scalo nella sua prima traversata. Per poter salire a bordo dovette subire una selezione feroce e durissima da parte degli impiegati inglesi: riuscì comunque a dimostrare di essere in possesso dei regolamentari baffi e barba, della valigia di cartone, del mandolino e di un gilet con camicia. Cominciò a dare segni di nervosismo quando il Capitano Edward Smith si rivolse a lui con voce sprezzante negando che le sue pulci fossero realmente italiane e dimostrandosi alquanto sospettoso circa l'uso che Crenaldo avrebbe fatto dello scacciapensieri in ottone. Ma quando Crenaldo, in linguaggio forbito e purissima cadenza nostrana proruppe in epiteti quali: "Coacervo di iniquità! Sentina di nequizie! Figlio di un maiale e di una scimmia lebbrosa!", lo Smith capì di avere a che fare con un uomo di grande cultura, alta levatura morale e due pugni dall'aspetto inquietante e gli concesse di salire a bordo. Del Titanic.. che poi, anzi che salire, Crenaldo più che altro scese, fino all'ultima scala per recarsi con la massa di emigranti nelle stive buie e maleodoranti. Lì si diede ad organizzare lotterie di vario genere, salto della rana, corsa dei topi, lancio dei nani e un molto remunerativo giro di scommesse clandestine imperniate sulle capacità personali degli emigranti quali l'emissione di flatulenze, l'ingestione di fagioli, lo schiacciamento delle noci con gli attributi genitali. In capo a due giorni aveva accumulato una fortuna che barattò per un frac, uno sparato inamidato e due etti di brillantina, con i quali poté mescolarsi ai viaggiatori di prima classe. In poche ore aveva creato lo scompiglio totale, facendo invaghire di sé e della sua apollinea bellezza Lady Madeleine Astor, aveva vinto al gioco un palazzo a Sir Cosmo Duff-Gordon e aveva venduto i diritti di fotografare il Colosseo a Henry Harris, un produttore di Broadway. Era sul ponte, alle 23.35 del 14 aprile 1912 e stava tentando di mettere illegalmente incinta la figlia minorenne di un baronetto inglese a scopo puramente didattico e di intrattenimento, quando gli cadde nel bavero della camicia slacciata un pezzo di ghiaccio: alzò gli occhi e vide la massa bianca dell'iceberg frangersi contro la nave. Essendo italiano e quindi figlio naturale di un popolo di artisti, santi, eroi e trasmigratori capì subito cosa stava succedendo e prese le sue precauzioni: barattò la figlia del baronetto con un fischietto presso un marinaio, col fischietto chiamò il superiore e si fece indicare i bagni, nei bagni trascinò Lady Astor e la convinse ad un fugace ma sollazzevole rapporto durante il quale le eclissò una favolosa collana in lapislazzuli, collana che immediatamente dopo rivendette all'usuraio di bordo, tale Ephraim Ben Gogol e con la somma ricevuta corse subito da Charles Lightoller - il secondo ufficiale che stava ancora dormendo ignaro nella sua cabina - e si comprò una scialuppa. Dopo di che, mentre sul ponte scoppiava il caos Crenaldo, avvolto nel suo giaccone da marinaio e edonisticamente fumandosi una sigaretta turca, si avviò con aria molto dandy e tranquilla verso le scialuppe, mostrò la ricevuta ai marinai e se la fece calare in acqua. Assistette quindi da lontano all'affondamento della nave e alle seguenti operazioni di recupero da parte del Carpathia, che lo ricevette a bordo con tutti gli onori quando tirò fuori di tasca il portafoglio di un lord inglese che aveva raccolto sul ponte prima di svignarsela e distribuì biglietti da visita su pergamena. Giunto a New York la mattina del 18 aprile si eclissò subito e tenne d'occhio i giornali per diversi giorni per poi presentarsi a reclamare i suoi possedimenti che rivendette alcuni mesi dopo. Con l'enorme cifra ricavata comprò mezza Louisiana, dove diede vita ad un fiorentissimo commercio di bambole voodoo e zuppa di gamberi bayou in lattine, che molti anno dopo vennero immortalate da Andy Warhol nelle sue fotografie. I suoi discendenti recentemente hanno fatto causa a Cameron per non aver parlato di lui nel suo film ma quando lo staff di avvocati della Jhonson,Jhonson & Jhonson li avvisò bonariamente di aver rintracciato tutti gli effettivi movimenti dell'avo, hanno rinunciato in cambio di una buonuscita di 15 dollari.
*Fine*

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