venerdì 12 dicembre 2025

QUEL CHE C'ERA PRIMA DI CHATTA

 (Prima pubblicazione 21.01.2010)


Magari i giovanissimi non se lo possono ricordare ma chi ha qualche anno in più, forse a volte ripensa con una sorta di affettuoso rimpianto a quando per accedere all'hard disk di un computer bisognava prendere l'ascensore e per prendere un mouse dovevi mettere la trappoletta con il camembert. Intendo parlare quindi di quando i pc ed i notebook erano di là da venire e ci arrangiavamo, per tenere i contatti col mondo, in altro modo. Oh, certo , non rivango l'epoca di "Piccola Posta", come nel celebre film, né del Club di Topolino, tramite il quale comunque, quarant'anni fa, potevi scriverti con tanti amici ed amiche in tutto il mondo e che gioia era ricevere quelle letterine magari in inglese tutte coperte da stranissimi francobolli...Penso invece agli anni d'oro, diciamo circa venti anni fa, quando esplose il cosiddetto televideo: andavi sui canali delle tivù private, aprivi il televideo e trovavi la messaggeria, dove potevi scatenarti con i nick più strani e fare tante amicizie. Teleroma56 e Telestudio61, a Roma, erano quelle con i televideo più frequentati, anche se a volte diventava un vero problema fare uscire i messaggi, sia perché le segreterie telefoniche erano sempre piene, sia perché uscivano due volte a settimana e non si riusciva ad organizzare gli incontri, sia quando decisero di ricevere i msg solo per posta con le mille lire di carta dentro per coprire le spese che avevano, toccava attraversare Roma in auto per andare a portarglieli e Dio sa in quanti di noi hanno macinato chilometri per questa passione. Ma è anche vero che così finivano per formarsi delle compagnie grandiose, ricordo un meeting al laghetto dell'Eur che eravamo - foto alla mano - quasi trecento da tutta Roma. E che delizia tutti i sabati sera uscire in gruppo, e quanti amori, quante coppie si formavano, e proprio perché alla fine di persona ci si finiva per vedere tutti, anche se presentandoci solo con i nick, era molto raro che avvenissero attacchi personali sullo schermo dato che quasi subito bastava qualche frase o domanda ben assestata per scoprire chi si era inventato un fake. Poco alla volta questi televideo finirono per scemare, sia perché per coprire i costi Teleroma56 iniziò a mettere solo pagine di annunci erotici con i numeri telefonici tipo 883...etc, quelli che dopo due telefonate ti toccava andare al Monte dei Pegni, sia perché Telestudio61, a Torpignattara, forse la più seguita per via del gruppo enorme che si era formato, che in allegato faceva anche un favoloso programma radiofonico mattutino dove a turno partecipavamo come ospiti e che veniva condotto da Ettore Ranalletta poi diventato editor di un giornale di quartiere e trasformatosi da rockettaro quasi punk in candidato politico per le elezioni, insieme alla sua compagna di allora, RosaMaria Bassi, entrambi simpaticissimi e di gran cuore, perse il suo programma radiofonico e il televideo a causa di scelte oltremodo opinabili del proprietario. Poco alla volta crollò tutto, non avevamo più i nostri canali a disposizione, e il gruppo sopravvisse autonomamente come una qualsiasi compagnia di giovani per qualche anno poi, inevitabilmente, crescemmo, i lavori, i matrimoni (a volte persino tra i vecchi nick), le separazioni, la vita insomma ci mise i bastoni tra le ruote. E così ci siamo ritrovati nell'era cybernetica, impegolati nella ragnatela del web, dove tutto corre veloce, troppo veloce, e il contatto umano, la vera dimensione dell'essere, sembra avere timore di concretizzarsi. Troppo futuro ci ha regalato troppe paure, quando invece immaginavamo ci avrebbe donato tante speranze.

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